Arriva sulla montagna sacra l'Hip Hop della “23th street”

Cinque ragazzi hanno deciso di dare vita a una nuova associazione culturale…(segue)
A Monte Sant’Angelo è nata una nuova associazione giovanile, denominata “23th street”, ispirata alle band musicali dei quartieri popolari statunitensi dove numerosi sono i giovani che passano il loro tempo libero ascoltando e ballando il rap e l’hip hop, due generi musicali che i cinque giovani montanari componenti della “23thstreet” prediligono.
Il rap, antesignano dell’hip hop, è un genere musicale che risale a più di vent’ anni fa. Nasce negli Stati Uniti per poi diffondersi in tutto il mondo e significa letteralmente colpo, battito o riprendendo il significato del verbo to rap anche picchiare e percuotere. Effettivamente, quanto a battare e a percuotere, i cinque ragazzi di Monte Sant’ Angelo non sono secondi a nessuno, visto che battono il ritmo del loro tempo sulla grancassa del mondo forse troppo ordinario in cui i cinque vivono, un mondo in cui la musica ha per loro ancora un grande valore,, rivestendo quasi il ruolo di un salvacondotto esistenziale. Questi i loro nomi: Antonio Ciuffreda 21 anni, Matteo Santoro 19 anni, Michele De Sio 17 anni, Tommaso Trufini 17 anni, Giancarlo Santoro 17 anni.
“La band nasce con l’ambizione di creare una vera e propria associazione – spiega il leader del gruppo Antonio Ciuffreda – tanto che già da qualche giorno abbiamo lanciato la campagna tesseramento per accogliere nuovi adepti.
Di fatto, il legame che ci unisce esiste da tanto tempo, visto che siamo stati protagonisti di diversi eventi musicali cui abbiamo partecipato anche come organizzatori, tanto che – rivela a L’Attacco Ciuffreda – abbiamo come obiettivo principale quello di allestire la III edizione dello Street Opera, un momento di incontro e socializzazione fra tutti gli amanti dell’Hip hop e della break dance”.
L’anno scorso l’hip hop e la break dance hanno infatti caratterizzato la II edizione dello Street Opera, svoltasi il 23 agosto in piazza anche grazie alla collaborazione de il diario montanaro, col quale i 5 di Monte Sant’angelo dono in totale sintonia.
È infatti da un loro articolo sul portale internet de il diario montanaro che la 23th street si apre al contributo di chiunque voglia condividere un percorso fatto di dance, musica e svago per dare un calcio alla noia e all’indifferenza, prodotti dalla società troppo conformista in cui viviamo, che spesso propone come modelli falsi miti, ideologie sorpassate e rivoluzioni sempre annunciate ma mai capaci di cogliere
il senso vero delle cose e non in grado di completare veramente l’essere umano.
“Per il futuro – preannuncia sempre Ciuffreda – abbiamo intenzione di organizzare un festival di musica hip hop più conosciuto come Jam, in cui si sfideranno cantanti e band hip hop locali, fidando nella partecipazione e nella collaborazione dei giovani di Monte Sant’ Angelo. Ma la nostra è anche un’associazione che tenta di coinvolgere maggiormente i giovani nella vita culturale della città, anche per porre un freno all’emorragia di giovani che lasciano le loro famiglie per emigrare al nord, abbagliati dai modelli delle città metropolitane. Siamo tutti ragazzi impegnati nel sociale e nel volontariato, io personalmente – dice Antonio – sono socio dell’Ugr 27 l’associazione di radioamatori montanari, che in occasione di eventi particolari offrono la loro indispensabile collaborazione per assicurare il servizio di soccorso ed emergenza nonché quello di ausilio all’ordine pubblico. Non abbiamo ancora una sede ma contiamo di sistemarci al più presto in un qualche ambiente idoneo per ascoltare e ballare l’hip hop. Intanto possiamo dire con orgoglio che è nata un’associazione nuova a Monte Sant’Angelo, che tenterà di alleviare il disagio giovanile assai diffuso nelle realtà periferiche come quella garganica, che mirerà a togliere dalla strada
coloro che passano gran parte del loro tempo a bighellonare lungo il corso, in modo da elevare il livello di vivibilità della comunità angiolina sempre in bilico tra individualismo e propensione all’unione sociale e civili".
fonte: ildiariomontanaro.it